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CILENTO e UNESCO: Il Parco Nazionale più premiato al mondo.

Aggiornamento: 8 nov 2024

Scoprite il cuore del Cilento: dove natura, storia e cultura si fondono in un patrimonio vivo e incomparabile riconosciuto dall'UNESCO.



Al Convento Francescano nel Cilento, ogni ospite è invitato a scoprire un territorio raro e prezioso, dove la bellezza della natura e la ricchezza della storia si incontrano per raccontare una storia senza tempo. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è una gemma senza eguali: è il parco nazionale più premiato al mondo, insignito di ben quattro riconoscimenti UNESCO. Questa combinazione di onorificenze – Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Riserva della Biosfera, Geoparco Globale e la Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale – riflette la straordinarietà di questo territorio, rendendolo una delle mete più affascinanti per chi desidera immergersi in un’esperienza autentica e indimenticabile.



Un Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Il Cilento, con i suoi paesaggi incantati e le testimonianze di antiche civiltà, è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1998. Camminare tra i templi di Paestum o esplorare i resti dell’antica Velia (Elea), culla della filosofia eleatica, è come fare un viaggio indietro nel tempo, in un’epoca in cui Greci e Romani lasciavano il loro segno nella storia mediterranea. Non lontano da qui, la Certosa di Padula emerge maestosa, una delle più grandi certose d'Europa, con i suoi chiostri e affreschi che incantano chiunque vi metta piede. Qui, il Cilento si racconta attraverso la sua storia, un’eredità che risuona nel silenzio dei suoi antichi luoghi.



Una Riserva della Biosfera UNESCO

Dal 1997, il Parco del Cilento è anche una Riserva della Biosfera, un’oasi in cui la biodiversità e la vita umana convivono in armonia. La natura rigogliosa delle montagne, delle foreste e delle coste si fonde con la vita dei piccoli borghi che popolano il territorio, creando un ambiente che riflette la purezza di un ecosistema incontaminato. Vivere il Cilento significa respirare a pieni polmoni un’aria di autenticità, dove il ritmo è scandito dai cicli naturali, tra campi coltivati a olivo, foreste secolari e il blu del Mediterraneo che lambisce dolcemente la costa.



Geoparco Globale: un Paesaggio Plasmato dal Tempo

Nel 2010, l’UNESCO ha riconosciuto il Cilento anche come Geoparco Globale, una celebrazione delle sue formazioni geologiche che raccontano la storia della Terra. Dal Cilento Flysch, con le sue rocce stratificate lungo la costa, fino alle spettacolari grotte carsiche di Castelcivita e Pertosa-Auletta, questo paesaggio è un museo a cielo aperto che si snoda tra cime montuose e profondi anfratti sotterranei. Visitare queste grotte significa immergersi in un mondo misterioso, dove stalattiti e stalagmiti disegnano architetture naturali di straordinaria bellezza.



La Dieta Mediterranea: Patrimonio Immateriale dell’Umanità

Le radici della Dieta Mediterranea affondano proprio nel Cilento. Qui, negli anni ‘50, il biologo Ancel Keys scoprì un segreto: uno stile alimentare e di vita che permetteva agli abitanti di vivere più a lungo e in salute. Non è solo una questione di alimentazione, ma un vero e proprio stile di vita che celebra la convivialità, il rispetto per la stagionalità e per il territorio. Riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità nel 2010, la Dieta Mediterranea è un invito a riscoprire la semplicità e l’autenticità dei sapori: l’olio d’oliva, i cereali, le verdure fresche e i frutti del mare, che al Convento Francescano sono preparati con cura e rispetto per la tradizione.



Conclusione

Al Convento Francescano, ogni momento è un invito a riscoprire la bellezza della natura e la profondità della storia, in un luogo che ha saputo conservare la sua anima autentica. Che tu voglia passeggiare tra i templi antichi, immergerti nelle acque cristalline della costa o assaporare i piatti della tradizione cilentana, il Cilento ti accoglie con il suo fascino senza tempo, ricordandoti che i luoghi più belli del mondo non sono solo da vedere, ma da vivere.

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